Agevolazioni Fiscali
LO SCONTO IN FATTURA
Qual è la differenza tra cessione del credito e sconto in fattura
Il contribuente deve comunicare comunicare la scelta all'Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo dell'anno successivo al sostenimento delle spese
Con i bonus casa che sono sempre di più protagonisti e con le ultime novità previste dalla legge di Bilancio 2022, è importante capire bene qual è la differenza tra cessione del credito e sconto in fattura. Vediamo cosa bisogna sapere.
In alternativa alla fruizione diretta della detrazione, i contribuenti che beneficiano dei bonus casa possono richiedere la cessione del credito o lo sconto in fattura, una possibilità introdotta dal decreto Rilancio.
Cessione del credito, come funziona
La cessione del credito consiste nella cessione della detrazione fiscale da parte del contribuente a un ente terzo - che possono essere fornitori di beni, esercenti di attività autonome, banche, società - in cambio del rimborso fino a un importo massimo corrispondente alla somma che altrimenti sarebbe stata detratta in dichiarazione. In pratica, con la cessione del credito il committente paga alla ditta che effettua i lavori la fattura piena e poi può cedere il credito che gli spetta a intermediari finanziari - come Poste, banche e assicurazioni -, che gli restituiranno una somma equivalente al credito.
Sconto in fattura, come funziona
Lo sconto in fattura consiste in un vero e proprio sconto ad opera della ditta che effettua i lavori fino a un importo non superiore al costo stesso dei lavori. In pratica, con lo sconto in fattura la ditta che realizza i lavori anticipa al committente la spesa detraibile e può successivamente cedere il suo credito a banche o altri istituti finanziari.
Cessione del credito e sconto in fattura, la comunicazione all'Agenzia delle Entrate
Per esercitare l'opzione della cessione del credito o dello sconto in fattura bisogna trasmettere all'Agenzia delle Entrate l'apposita comunicazione con la quale si rinuncia al bonus fiscale in favore della sua cessione o dello sconto in fattura.
Il nuovo modello dell'Agenzia delle Entrate di febbraio 2022
Disponibile il nuovo modello per comuncazione delle opzioni di cessione del credito e sconto in fattura all'Agenzia delle Entrate. Il nuovo modello, accompagnato dalle relative istruzioni per la compilazione e dalle specifiche tecniche, recepisce le novità introdotte dal decreto anti-frodi per le detrazioni che riguardano il superbonus 110 e gli altri bonus edilizi. Inoltre l'Agenzia ha comunicato la riapertura del canale per comunicare l'opzione, che era stato chiuso di forma temporanea.
Cessione del credito e visto di conformità, le faq delle Entrate
La circolare delle Entrate del 29 novembre
L'articolo 1, comma 1, lettera b del decreto anti-frodi, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale, estende a tutti i bonus edilizi, e non solo al superbonus 110, l'obbligo di richiedere il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d'imposta in caso di opzione per lo sconto in fattura e la cessione del credito.
Il visto di conformità, prima previsto solo per il superbonus 110, adesso è stato esteso anche a recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, sismabonus, bonus facciate, installazione di impianti fotovoltaici, installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.
Comunicazione cessione credito Agenzia Entrate istruzioni
L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato anche le istruzioni per la compilazione del modello di comunicazione dell'opzione di cessione del credito e sconto in fattura.
istruzionecessionedelcredito.pdf
Riapertura canale comunicazione opzione cessione credito e sconto in fattura
In data 15 novembre, l'Agenzia delle Entrate ha comunicato la riapertura del canale per la trasmissione delle comunicazioni delle opzioni di cessione o sconto in fattura relative ai bonus edilizi. La temporanea chiusura si è resa necessaria per adeguare la piattaforma informatica alle modifiche introdotte dal decreto legge n. 157/2021 (pubblicato nella G.U. n. 269 dell’11 novembre 2021).
Bonus acqua potabile 2022
Bonus acqua potabile - Che cos’è
Per razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica, è previsto un credito d'imposta del 50% delle spese sostenute per l'acquisto e l'installazione di sistemi di
- filtraggio
- mineralizzazione
- raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare
finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti.
L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a
- 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche
- 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.
Le informazioni sugli interventi andranno trasmesse in via telematica all’Enea.
La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato al 2023 questa agevolazione inizialmente introdotta per il biennio 2021-2022Come richiedere il bonus:
L’importo delle spese sostenute deve essere documentato da una
fattura elettronica o un documento commerciale in cui sia riportato il
codice fiscale del soggetto che richiede il credito. Per i privati e in
generale i soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in
regime di contabilità ordinaria, il pagamento va effettuato con
versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi
dai contanti. In ogni caso, per le spese sostenute prima della
pubblicazione del Provvedimento n. 153000 del 16 giugno 2021 - pdf sono
fatti salvi i pagamenti in qualunque modo avvenuti ed è possibile
integrare la fattura o il documento commerciale attestante la spesa
annotando sui documenti il codice fiscale del soggetto richiedente il
credito.
L’ammontare delle spese agevolabili va comunicato all’Agenzia delle
Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo al
quello di sostenimento del costo tramite il servizio web disponibile
nell’area riservata del sito dell’Agenzia. Una volta acceduti all’area riservata, il servizio si trova all’interno della sezione Servizi, nella categoria Agevolazioni, alla voce Credito di imposta per il miglioramento dell’acqua potabile.
In alternativa, è possibile inviare la comunicazione dopo averla
predisposta in un file conforme alle specifiche tecniche presenti nella
scheda informativa . Si evidenzia che, prima del definitivo invio, i
file dovranno essere sottoposti ai controlli di conformità utilizzando
il software reso disponibile dall'Agenzia delle entrate; i file non
controllati saranno scartati e le comunicazioni in essi contenute non
saranno acquisite.
A tal riguardo, nell'ambito della piattaforma "Desktop Telematico" è
disponibile, per le applicazioni "Entratel" e "File Internet",
all'interno della categoria Controlli Agevolazioni la versione 1.0.0 del
01/02/2022 relativa al modulo Controlli Comunicazione Delle Spese Per
Il Miglioramento Dell'Acqua Potabile (codice fornitura: CMA22).”
Si ricorda, infine, che il bonus può essere utilizzato in
compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti
attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei
redditi riferita all’anno della spesa e in quelle degli anni successivi
fino al completo utilizzo del bonus